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Riflessione

La storia della chiesa di San Francesco a Montegranaro

Una Bolla di Papa Innocenzo IV attesta che si iniziò la costruzione della prima piccola chiesa di San Francesco nel maggio del 1246 e che essa fu edificata dove oggi si trova la chiesa di San Serafino. Il lavoro fu molto complicato e fu portato a termine solo dopo 12 anni, come si legge nell’indulgenza concessa per la sua dedicazione. Ma chiesa ed adiacente piccolo convento erano allora fuori dalle mura cittadine e subivano continuamente attacchi da parte di predoni e briganti, tanto che i frati dovettero inviare una supplica al Papa il quale, nel 1431, approvò il loro trasferimento. Fu così che piccola chiesa di San Francesco e l’adiacente piccolo convento, furono demoliti e, mattoni e travi, furono usati per la costruzione della nuova chiesa di San Francesco che però, fu edificata nella piazza del comune, dove si trova anche ai nostri giorni. I lavori, questa volta, con l’aiuto dei montegranaresi, furono compiuti con maggiore celerità tanto che la nuova chiesa di San Francesco fu terminata nel 1435. Era più grande della precedente e completamente affrescata. Ma allora come oggi, il lato nord della chiesa poggiava su terreno non solido e 131 anni dopo, nel 1566 quel tempio crollò e dovette essere nuovamente ricostruito. Anche in questa occasione i lavori di riedificazione furono lunghi ed onerosi e la chiesa fu riaperta nel 1600, anno del giubileo, nella forma e nelle dimensioni attuali, ma senza i precedenti affreschi. In tutto questo tempo quel tempio fu officiato dai Minori Francescani Conventuali, mentre le funzioni ed il titolo di chiesa parrocchiale furono esercitati dalla chiesa del Santissimo Salvatore, oggi teatrino parrocchiale, che dava anche lo stesso titolo alla parrocchia attualmente esistente. Ma poi le cose cambiarono perché, prima Napoleone nel 1810 e quindi Vittorio Emanuele II nel 1866, soppressero l’ordine dei Minori Conventuali e solo due di loro restarono quali custodi della chiesa. Nell’anno 1905 la chiesa fu definitivamente assegnata alla Pievania e nel 1910, divenuta ormai cadente, fu chiusa l’antichissima chiesa del Santissimo Salvatore e la funzione di chiesa parrocchiale fu assegnata alla chiesa di San Francesco. Quest’ultimo tempio, riaperto nel 1600, fu officiato per quasi tre secoli e mezzo sino a quando nel dicembre del 1942 non si aprì una enorme crepa nella parete nord, quella che guarda verso le colline del Chienti. Da allora restò quasi sempre chiuso e solo il 4 ottobre 1959 l’Arcivescovo di Fermo, nuovamente consacrò la chiesa di San Francesco e la restituì al culto della Comunità. Purtroppo, 57 anni dopo, il terremoto del 2016, ha reso inagibile questo tempio che ha visto consumarsi tante vicende dei montegranaresi, ma, con l’aiuto di tutti, sarà sicuramente presto riaperto al culto e restituito alla nostra comunità cittadina. Daniele Malvestiti