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Giovanni Vangelo

«Pace a voi!»

«Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Le parole di Gesù risorto raggiungono gli Apostoli mentre si trovano in un luogo, a porte chiuse dalla paura. E aggiunge: “Ricevete lo Spirito Santo”. Ecco, carissimi, trovo il Vangelo di questa seconda domenica di Pasqua particolarmente adatto e me e a ciò che vivo. Con l’ordinazione episcopale, che riceverò fra una settimana, sarò annoverato – per pura grazia – tra i “successori degli Apostoli”. Il solo immaginarlo mi fa tremare. Tuttavia la fragilità degli apostoli in carne e ossa – ne abbiamo oggi un esempio in Tommaso – mi fa sentire in buona compagnia. Davvero grande è la Divina Misericordia! Le parole di Gesù arrivano a me come un balsamo. Mi dice: “Pace” … e mi manda, mi invia (la parola “apostolo” viene dal greco e significa esattamente “inviato”) ad annunciare e a testimoniare il Vangelo a Pesaro, a fianco dei ministri del Vangelo di quella terra. In questo momento il “timore” è ancora forte, non lo nego, ma confido nella promessa del Signore: “Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni” (At 1,8). Sono in trepidante attesa di ricevere, come in una rinnovata Pentecoste, lo Spirito Santo che sarà invocato su di me con l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo ordinante e di coloro che lo affiancheranno. San Pietro Apostolo nella sua prima lettera afferma: “Ciascuno, secondo il dono ricevuto, lo metta a servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l’energia ricevuta da Dio, perché in tutto sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen!” (1Pt 4,10-11). Prego il Signore perché si possa realizzare in me questa Parola. E chiedo a voi di accompagnarmi con la vostra preghiera. Vi saluto con tre parole: grazie, scusa, vi voglio bene! La pace del Signore risorto sia sempre con voi! Vostro, don Sandro

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,19-31

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.