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ALI PER VOLARE (NON PER SCAPPARE)

RIFORMA DELLA FORMAZIONE CRISTIANA PER RAGAZZI IN VISTA DELLA CRESIMA E OLTRE LA CONFERMAZIONE

  1. Premessa

La catechesi dell’Iniziazione Cristiana (IC) a Montegranaro è impostata da anni secondo il modulo di un doppio biennio: 1) catechismo in vista della Prima Comunione in 3a e 4a elementare; 2) catechismo in vista della Cresima in 2a e 3a media. In passato, una volta celebrata la Prima Comunione, i ragazzi venivano invitati a entrare o a continuare in esperienze di gruppo (azione cattolica ragazzi, agesci-scout, focolarini). Da alcuni anni la continuità di vita e formazione cristiana dopo la Prima Comunione è entrata in forte crisi: solo una piccola parte dei ragazzi hanno continuato a frequentare le associazioni e le parrocchie. Per la maggioranza di loro iniziava un tempo di “analfabetizzazione” della fede, una sorta di apostasia silenziosa segnata dal distacco dalla vita sacramentale, a cui si è stati appena iniziati: in tanti casi la Prima Comunione rimaneva per lungo tempo “l’unica” Comunione, stessa sorte per la Confessione, e spesso anche la pratica della preghiera personale diventava assente. Dopo un “vuoto” religioso di due anni, in 2a media i ragazzi si ripresentavano, in piena crisi adolescenziale e senza (o quasi) pratica religiosa, per iniziare il catechismo per la Cresima seguendo una consuetudine “automatica”. Tale proposta, oltre alle difficoltà di gestione di un gruppo di adolescenti scarsamente motivati, non era accompagnata da un coinvolgimento ecclesiale (ad esempio: l’eucaristia domenicale continuava ad essere disertata). Si giungeva dunque alla Cresima come meglio si poteva, con ragazzi che in molti casi erano già “fuori” di fatto dalla vita ecclesiale e di fede. Date le premesse di cui sopra, si è instaurata una mentalità che porta a considerare i sacramenti come punti di arrivo, più che tappe della “Iniziazione Cristiana” che danno impulso a un cammino di vita cristiana che abbraccia l’intera vita di una persona.

  1. Necessaria continuità: i sacramenti sono tappe e non mete del cammino cristiano.

Il fatto di essere “iniziati” comporta il naturale e conseguente impegno successivo a vivere ciò a cui si è iniziati.  Per questo motivo: 1. Proponiamo alle famiglie dei bambini che hanno fatto la Primragazzi_saltanoa Comunione di inserire i loro figli, senza interruzione, in percorsi di formazione cristiana rivolti a ragazzi, e presenti a Montegranaro (ad oggi: azione cattolica ragazzi, agesci-scout, focolarini). Tali percorsi permettono di fare esperienza di gruppo animata dalla fede (catechesi esperienziale), in modo più coinvolgente rispetto al catechismo “tradizionale”. In questo modo i ragazzi saranno accompagnati alla tappa della Confermazione e oltre la Cresima. 2.Tale proposta la stiamo facendo alle famiglie da un anno circa e vede già i suoi primi positivi risultati: un numero maggiore di bambini proseguono dopo la Prima Comunione.

  1. Questione dell’età in cui proporre la celebrazione della Cresima (o Confermazione).

È diffuso e unanime il giudizio secondo il quale la celebrazione della Cresima in 3a media (o inizio 1° anno delle superiori) coincide con una stagione tra le più “difficili” dell’adolescenza. In alcune parti d’Italia (e anche in qualche parrocchia della nostra diocesi) si propone un itinerario di IC che, per motivi anche liturgici, pone la Cresima in corrispondenza della Prima Comunione (anticamente l’ordine dei sacramenti vedeva la Cresima precedere la Prima Comunione), anticipando l’età alla 5a elementare o 1a media, per poi proporre un periodo (uno o più anni) “mistagogico”: vale a dire che si ritorna su ciò che si è celebrato nella fede per comprenderne il significato in modo sempre più profondo e per sperimentarlo nella vita. Questa proposta di IC è chiamata anche di tipo “catecumenale”. In altre parti, invece, volendo dare alla Cresima un significato più marcato di scelta di fede consapevole, libera e responsabile, si tende a spostare la celebrazione nei primi anni delle scuole superiori. La nostra diocesi non ha fatto una scelta di uniformità circa l’età della Cresima, ma piuttosto ha concesso la libertà di “sperimentare”.

  1. Premesso ciò, per quanto riguarda la nostra Unità Pastorale, ci avviamo alla seguente sperimentazione.

1. Scegliamo di dare continuità al cammino cristiano, una volta celebrata la Prima Comunione, attraverso l’inserimento dei ragazzi in uno dei gruppi o associazioni presenti e attivi nelle comunità. 2. L’accesso alla celebrazione della Cresima richiederà una domanda apposita rivolta al parroco, fatta da ciascun ragazzo e sottoscritta dai genitori, non prima dell’inizio del 1° anno delle superiori. 3. In tale domanda, oltre a motivare le ragioni della richiesta, il ragazzo dovrà indicare in quale maniera si preparerà a ricevere consapevolmente il sacramento. Inoltre dovrà già orientare la propria scelta del padrino/madrina, secondo le attitudini richieste. Si avranno, inoltre, due casi. A) Se il giovane è inserito in percorsi di formazione cristiana “approvati” (ad oggi: azione cattolica giovanissimi, agesci-scout, focolarini) potrà vivere la propria preparazione dando continuità al cammino, o chiedendo di inserirsi in uno di essi; poi, in prossimità della celebrazione della Cresima, saranno organizzati incontri e ritiri specifici inerenti al sacramento. B) Se il giovane non avrà scelto di aderire a nessuna delle associazioni o movimenti suddetti, sarà l’Unità Pastorale a proporre un cammino di preparazione inserendolo in un gruppo di “catechesi parrocchiale” affiancato da uno o più catechisti e seguendo un percorso personalizzato della durata minima di un anno. 4. La celebrazione del sacramento, per il momento, non è fissata in un tempo determinato e precisato, ma non avverrà prima del 2° anno di superiori (ottobre/novembre, oppure anche in un periodo “non convenzionale” tipo gennaio/febbraio) e dopo aver verificato l’adeguata e consapevole preparazione a celebrarlo (il discernimento sarà a cura del parroco coadiuvato dagli educatori/catechisti e dopo aver ascoltato ogni ragazzo). 5. Nel tempo che va dalla domanda di ammissione alla preparazione della Cresima e la celebrazione della stessa, saranno organizzati incontri che coinvolgeranno i genitori e i padrini/madrine affinché accompagnino consapevolmente i loro figli.

  1. Cosa cambia per i ragazzi di 2a media di quest’anno?

Mentre i ragazzi dell’attuale 3a media seguiranno il “vecchio” metodo, la suddetta riforma entrerà in vigore per i ragazzi di 2a media. Allo stato attuale solo una piccola percentuale di essi (attorno al 15%) partecipa ad un’esperienza di gruppo. Per tale ragione proponiamo per tutti gli altri, che sono la gran parte, la seguente alternativa: 1. Fare la scelta di entrare a far parte di uno dei gruppi esistenti (in base alle disponibilità di accoglienza numerica da parte di ciascuno di essi). 2. Per tutti coloro che non opteranno per nessun gruppo o ne resteranno esclusi, l’Unità Pastorale proporrà degli appuntamenti periodici (ogni due mesi, di sabato tardo pomeriggio/sera) di “richiamo” della fede con una catechesi, la partecipazione comunitaria all’Eucaristia e, talvolta, una condivisione della serata. A qualcuno di questi appuntamenti saranno invitate anche le famiglie. I ragazzi dell’attuale 2a media saranno i primi ad adottare la riforma in modo sperimentale e dunque i primi che vivranno la Cresima in un’età posticipata rispetto alla tradizione fino ad oggi seguita.