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Riflessione

Camposcuola ACR: “Elia, il fuoco e la brezza”

Dal 26 al 30 agosto 2019, 75 ragazzi montegranaresi dalla quinta elementare alla terza media hanno partecipato al campo-scuola dell’Azione Cattolica Ragazzi, accompagnati da Don Sandro e dai loro educatori. Ospiti della struttura “Villa Borromeo” di Pesaro hanno avuto la possibilità di riflettere sul personaggio biblico del profeta Elia, protagonista di tutte le drammatizzazioni mattutine. Le parole che hanno scandito il percorso sono state: accoglienza, fiducia, discernimento, ascolto e testimonianza, parole che hanno cercato di incarnare, come nella prima giornata, in cui i ragazzi sono stati “accolti” dal vescovo di Fano Don Armando Trasarti, e in cui hanno anche sperimentato la fatica di “farsi accogliere” :  dopo cena, infatti hanno raggiunto il centro di Pesaro e si sono fatti portatori della fede cattolica, invitando i presenti ad unirsi per una preghiera. Il secondo giorno, sull’esempio della vedova di Sarepta di Sidone, gli accierrini hanno approfondito il tema della fiducia: particolarmente significative sono state le attività della bilancia, che confrontava i beni ricevuti e la capacità di donare e di donarsi; e quella di impastare il pane in gruppo. La serata è stata poi vissuta in pieno stile country con l’accompagnamento del ballo di gruppo Mr Jack. Nella giornata di mercoledì i ragazzi sono stati messi alla prova dalla faticosa e calda camminata, ma sono stati premiati da un rinfrescante tuffo in mare e dalla celebrazione eucaristica, imparando a scegliere la vita comunitaria. Giovedì c’è stata la liturgia penitenziale: i ragazzi si sono preparati, rivivendo in prima persona le emozioni di Elia, attraverso i simboli importanti della tempesta e del fuoco, che però si sono placati per lasciare posto alla brezza, cioè un messaggio d’amore personale, che ognuno ha ricevuto dai propri familiari. Durante la serata i ragazzi di terza media hanno anche partecipato alla veglia alle stelle, un momento dedicato solo a loro, per alcuni di loro è stato straordinario perché è stato come ritrovarsi faccia a faccia con Dio nella bellezza e nel silenzio del Creato. Venerdì, giornata dedicata alla testimonianza i ragazzi hanno avuto l’opportunità di rivisitare delle canzoni famose per raccontare il campo e hanno lasciato una dedica ai loro “maestri involontari”, cioè a tutti coloro che li hanno aiutati e sostenuti durante il campo. Il rientro a casa è stato preceduto dalla celebrazione eucaristica e da un momento di festa insieme davanti alla Chiesa di Santa Maria, vissuto con tutte le famiglie dei ragazzi.