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“Il contorno luminoso … dietro la nuvola”. Esperienza del gruppo scout

Quando si pensa allo scoutismo vengono subito in mente immagini di prati, montagne, giochi e soprattutto comunità, e quindi si può facilmente immaginare quanto tutto ciò sia stato terribilmente compromesso dalla pandemia che, come tutto il resto, ha bloccato qualsiasi interazione sociale rinchiudendoci a casa. Riprendere la grinta per non tagliare i ponti costrutti con i nostri ragazzi non è stato semplice, ma la voglia di farci sentire e il loro desiderio di evasione ha fatto sì che anche a distanza si sia potuto fare un po’ di scoutismo, sicuramente molto diverso dal normale. In base all’età dei ragazzi con i quali facciamo servizio, le attività intraprese sono state diverse, ma quello che è emerso come segno comune in tutte è la voglia di rivedersi e di risentirsi, quindi strumenti come Zoom (che oramai conosciamo tutti), i video, le foto ed i messaggi hanno permesso di riavvicinarci e di potersi sporcare le mani, ognuno a casa sua, con varie tecniche scout, giochi a sfida e riunioni telematiche. La vera sfida è stata riaprire in modo coscienzioso le attività dal vivo. Imporre di restare lontani dopo tanto tempo di solitudine non è stato semplice, ma gli scout “sorridono e cantano anche nelle difficoltà” e quindi si è trovato il modo di rivedersi per giocare, camminare o fare legna e cucinare a debita distanza, ma riassaporando quella voglia di avventura e di natura che tanto ci mancava. I nostri “amici” Mascherina e Gel Igienizzante ci accompagneranno probabilmente ancora per i prossimi mesi e quando sembrerà che non ci saranno strade percorribili saremo pronti ad inventarcene una come abbiamo fatto finora. “Fòrzati sempre a vedere il contorno luminoso che si trova dietro la nuvola più tetra, e potrai affrontare con piena fiducia anche una prospettiva nera” (Robert Baden-Powell, ideatore del movimento scoutistico)