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“La Pace come cammino di speranza”. La marcia dei ragazzi dell’Azione Cattolica

Sabato 8 Febbraio 2020 più di 150 tra ragazzi e giovanissimi dell’Azione Cattolica di Montegranaro, accompagnati dagli educatori, dal parroco Don Sandro Salvucci e dai genitori, hanno marciato per le vie di Montegranaro per dare vita e voce al messaggio del Papa dal titolo “LA PACE COME CAMMINO DI SPERANZA: DIALOGO, RICONCILIAZIONE E CONVERSIONE ECOLOGICA: La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità. Sperare nella pace è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso «può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino»”. La marcia è stato l’evento conclusivo di una serie di incontri durante i quali è stato affrontato il tema “A scuola di pace”, in quanto si è scelto di analizzare e riflettere la dimensione della convivenza pacifica in uno degli ambienti che i ragazzi frequentano ogni giorno, ossia la scuola. Il percorso si è snodato in quattro tappe: la prima tappa davanti alle scuole medie, la seconda alla scuola primaria Capoluogo, la terza nel centro storico nei pressi della Via Enzo Bassi, per concludere nell’Anfiteatro di Via Trieste. Alla partenza, davanti alle scuole medie, i ragazzi hanno presentato a tutti i lavori che avevano realizzato e le riflessioni sulle potenzialità, le paure, le emozioni e le relazioni che vivono a scuola. Accompagnati dal canto, da tanta vivace confusione e dagli striscioni che i ragazzi avevano preparato ci si è, poi, messi in cammino. A chiudere la fila sono stati i giovanissimi che, armati di guanti e sacchetti, si sono prodigati per raccogliere i rifiuti presenti lungo il percorso. Nell’area esterna della scuola primaria Capoluogo, per attualizzare la raccomandazione del Papa sul DIALOGO (“Mai come ora, c’è bisogno di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna. Di qui la convinzione che chi ama, e solo chi ama, educa veramente”), due insegnanti, Andrea Galizi e Anita Medori, hanno donato la loro testimonianza sul tema della pace a scuola e l’importanza del confronto nell’alleanza educativa. Prima di ripartire alcuni ragazzi si sono esibiti in un flash mob e, a nome di tutti, hanno stracciato un cartellone su cui erano state riportate tutte le paure che provano quotidianamente. Da lì ci si è addentrati nelle le vie del borgo vecchio e, in prossimità della via intitolata a Enzo Bassi, la professoressa Nilla Gazzani ha narrato la storia di questo giovane vissuto durante la seconda guerra mondiale e quella di una comunità, quella della nostra Montegranaro “città giusta”, che è stata capace di incarnare uno spirito di solidarietà, che va ricordato alle giovani generazioni, per far sì che non si perda la memoria di quanto accaduto. Questo serva da stimolo per costruire un futuro più giusto e fraterno. Al termine di questa tappa, intitolata RICONCILIAZIONE CON LA STORIA, i ragazzi hanno fatto volare in alto dei palloncini colorati e hanno distribuito a tutti i presenti dei bigliettini contenenti dei messaggi di pace, appartenenti a alcuni Santi e a uomini e donne coraggiosi che nella loro vita hanno sognato e lottato per la riconciliazione. «Non possiamo permettere che le attuali e le nuove generazioni perdano la memoria di quanto accaduto, quella memoria che è garanzia e stimolo per costruire un futuro più giusto e fraterno» dal Messaggio della Pace. Nell’ultima tappa, dedicata alla “CONVERSIONE ECOLOGICA”, i giovanissimi hanno messo al centro dell’anfiteatro non solo l’immondizia raccolta, ma anche le loro riflessioni e dei suggerimenti per rispettare la casa comune che il Signore ha donato all’umanità e che ognuno ha il compito di preservare: “La conversione ecologica alla quale facciamo appello ci conduce quindi a un nuovo sguardo sulla vita, considerando la generosità del Creatore che ci ha donato la Terra e che ci richiama alla gioiosa sobrietà della condivisione.” Dal messaggio della pace. Hanno concluso la manifestazione il vicesindaco Endrio Ubaldi, l’assessore Giacomo Beverati e il parroco Don Sandro. Tutti quanti hanno sottolineato l’importanza dei piccoli gesti quotidiani mettendo in pratica le parole di Madre Teresa di Calcutta “Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”.