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Riflessione

Le lapidi della chiesa di San Francesco

Di Daniele Malvestiti. Sulle origini della chiesa di San Francesco di Montegranaro si conoscono alcune notizie, in un primo momento rilevate soprattutto da lapidi. Su una di queste lapidi in latino, tutt’ora esistente sopra la porta di uscita secondaria (quella che si apre su Corso Matteotti), è inciso che: “…… nel 1226, essendo Papa Onorio III …. venne costruita la chiesa intitolata a San Francesco, nel colle che ora si chiama S. Francesco vecchio (dov’è attualmente il Santuario di S. Serafino) …”. Questo è il testo latino originale: “D.O.M. MCCXXVI HONORIO PON. MAX AB EXORDIO SERAPHICI INSTITUTI ECCL.A TT. D. FRANC. IN COLLE QUI NUNC D. FRANC.S VETUS DICIT.R A VEREGRANIS CONSTRUITUR …”. Sembrerebbe tutto chiaro se non fosse che, nella relazione della visita triennale a quella chiesa effettuata dal Ministro Generale dei minori Francescani si legge che, antecedentemente al 1610, esisteva una lapide molto più antica che, però, i frati avevano rimosso perché ritenuta errata.  Su questa lapide si leggeva che: “1259. ECCLESIA TIT. D. FRANCISCI IN COLLE D. FRANC. VETUS DICT A GRAN. MIRIFICE CONSTRUITUR… F. ALEX ALTOBELLUS PENN. GUARD. P.M“, ossia che “Nel 1259 la chiesa intitolata a S. Francesco fu mirabilmente costruita dai Montegranaresi nel colle detto S. Francesco vecchio…”. Quando stavo studiando delle origini di questa nostra chiesa, fui pertanto obbligato a cercare notizie documentali che potessero confermare quale fosse stata la vera data di fondazione, per avere la certezza documentale della notizia. Dopo vari tentativi arrivai a consultare il “Bullarium Franciscanum Romanorum Pontificium”, ossia la raccolta delle “Bolle papali” o meglio dei documenti pontifici relativi ai minori Francescani (OFMConv). Con trepidazione cercai tra le centinaia di bolle papali in lingua latina e, dopo numerosi tentativi, con grande meraviglia, scoprii che nessuna delle due lapidi di cui vi riferivo in precedenza forniva la vera data di fondazione della chiesa di S. Francesco di Montegranaro, data che infatti non era né quella del 1226, né quella del 1259, così come inciso sulle stesse.  Infatti una Bolla di Papa Innocenzo IV, datata 26 maggio 1247, concedendo l’indulgenza a coloro che avessero fatto elemosine per aiutare i frati nella fabbricazione della loro chiesa di S. Francesco di Monte Granaro, riferiva che in quella data si era cominciata la sua costruzione: ” “Innocentius PP. IV, Doc. N. CXCVIII, Anno 1247, die 26 Maji” e quindi: “Ecclesia, et Cenobium FF. minorum Montis Granarii aedificari coepta”, ed inoltre: “Indulgentiae conceduntur elemosynas facientibus pro fabbrica, et substentazione FF. min. Montis Granarii”. Altre indulgenze furono concesse nel 1257 (“Vestrae meritis religionis”), ed anche nel 1258 quando con la “Sanctorum Meritis” era concessa l’indulgenza nella dedicazione della chiesa e per il suo anniversario. Questa fu la prova che in quell’anno la prima chiesetta di S. Francesco di Monte Granaro, iniziata ad edificarsi nel 1246, era finalmente terminata ed i lavori erano durati ben dodici anni (1246-1258). Ma quello fu solo l’inizio delle vicende di questo nostro caro ed amato tempio che, nei secoli successivi, come sappiamo, fu edificato nella piazza principale del paese, dove si trova oggi. Sappiamo anche che crollò più di una volta e fu sempre ricostruito e riaperto. E così avverrà anche questa volta, perché la chiesa di S. Francesco di Montegranaro sarà presto riaperta. Ma è indispensabile la collaborazione economica di tutti noi, secondo le possibilità di ciascuno.