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Riflessione Vita pastorale

METTIAMO MANO AL CATECHISMO… E’ TEMPO DI CAMBIARE! di Don Sandro Salvucci

Dio è sempre fedele, è creativo. … Non si capisce un catechista che non sia creativo. E la creatività è come la colonna dell’essere catechista. Dio è creativo, non è chiuso, e per questo non è mai rigido. Dio non è rigido! Ci accoglie, ci viene incontro, ci comprende. Per essere fedeli, per essere creativi, bisogna saper cambiare. Saper cambiare. E perché devo cambiare? È per adeguarmi alle circostanze nelle quali devo annunziare il Vangelo. Per rimanere con Dio bisogna saper uscire, non aver paura di uscire…”.
(Papa Francesco, Ai partecipanti al congresso internazionale sulla catechesi, 27 settembre 2013)
Il brano sopra volantino_corso_catechisti_2016riportato di Papa Francesco è il motivo per cui quest’anno i catechismi e le attività formative con i ragazzi nelle nostre parrocchie inizieranno con oltre un mese di ritardo, rispetto al solito. I tempi cambiati impongono ai sacerdoti, ai catechisti, agli educatori e ai genitori (sono ben accette al corso tutte le persone interessate, anche se “nuove”) di domandarsi come annunciare oggi il Vangelo, soprattutto alle giovani generazioni, in modo adeguato. Per questo motivo proponiamo loro di tornare a “scuola” frequentando un corso di formazione. Inizierà il prossimo 20 settembre e si terrà ogni martedì fino al 15 novembre (eccetto l’11 ottobre, per via di San Serafino). Nell’ultimo weekend di ottobre ci sarà un laboratorio intensivo e interattivo, animato da educatori professionali esperti di animazione. L’anno catechistico lo inaugureremo una volta terminato il corso, e cioè la domenica di Cristo Re, il 20 novembre (si prolungano le vacanze!). Il percorso di formazione ci aiuterà ad avviare un processo di rinnovamento e di cambiamento della catechesi, in primo luogo quella rivolta ai bambini e ai ragazzi (l’iniziazione cristiana: dopo il battesimo… confessione, eucaristia e cresima). La nostra struttura attuale, come è noto, prevede due bienni finalizzati ai sacramenti: terza e quarta elementare per la prima comunione; seconda e terza media per la cresima. Perdonate il paragone, ma oggi funziona come una sorta di raccolta punti come al supermercato: il bambino o il ragazzo va al catechismo, raccoglie i punti (quelli della messa domenicale non valgono perché è praticamente disertata) e riceve in “premio” il sacramento, salvo poi fare la fine dei premi del supermercato, destinati a rompersi o a prendere la polvere (okay, lo so, sono ironico…). Il catechismo e la formazione cristiana devono tornare al loro principale obiettivo: permettere l’incontro con una persona che rinnova la vita e la riempie, Gesù. E questo incontro accade nella comunità cristiana che vive, celebra e testimonia la sua fede. Per questo motivo è necessario non solo rinnovare il catechismo, ma è urgente, e non più rinviabile, un coinvolgimento diretto delle famiglie, è necessario rimettere a fuoco la centralità del “giorno del Signore”, la domenica, attraverso la partecipazione attiva e festosa all’eucaristia. Per camminare in questa direzione annunciamo qui alcune piste da percorrere nei prossimi mesi: 1) Il catechismo in vista della prima comunione rimane, per ora, proposto in terza e quarta elementare, ma è nostra intenzione potenziare il coinvolgimento delle famiglie perché il cammino sia condiviso. 2) Al termine della prima comunione riteniamo essenziale che i bambini continuino in un cammino di formazione cristiana aderendo a una delle proposte presenti in città (acr, scout, focolarini…); tali cammini associativi valgono come percorsi in vista della cresima (perciò niente catechismo in aggiunta). 3) Per chi desidererà ricevere la cresima, ma non sarà inserito in un gruppo o associazione (dovrà essere sempre più un’eccezione) è allo studio una proposta alternativa al catechismo nella forma attuale. 4) I ragazzi che vanno in terza media continuano quest’anno il catechismo per la cresima con il “vecchio” metodo. 5) Proporremo a tutti i ragazzi che faranno prossimamente la cresima di dare continuità al loro cammino in un percorso associativo o di gruppo tra i giovani. 6) Dal momento che le “novità” riguarderanno quest’anno in modo particolare i bambini di quinta elementare e di seconda media, dopo la festa del patrono, in data da stabilire, inviteremo i rispettivi genitori  ad un incontro per  illustrarle. La fede è un dono, che contiene in sé, come un seme, una potenzialità incredibile di vita. Ma ha bisogno di “agricoltori” per dare frutto!